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Giudizi Critici

 

Sarà  commemorato a Palmi, sua città natale, nei giorni18 -19 febbraio 1978

  NICOLA ANTONIO MANFROCE (1791-1813)

  UNA VITA EFFIMERA PER UN GRANDE PRODIGIO DELLA MUSICA

                           Gaetano Previtera

 

    II musicista sarà rievocato a Palmi Calabro (RC), sua Città natale, nei giorni 18-19

febbraio,  a  187  anni  dalla  nascita.   Lodevole  I'impegno  culturale  assunto  dalla

Associazione Palmese <<Amici della Musica N.A.Mantroce>> che ha ideato promosso

e organizzato  la celebrazione di Manfroce.

   L'Amministrazione  Comunale di Palmi ha patrocinato la manifestazione.  

   L'esecuzione  di  un  concerto  vocale  e  strumentale  di  N. A. Manfroce  darà il via alla

manifestazione.  Il Prof. Domenico Ferraro,  appassionato  e  attivissimo  Presidente  della

Associazione "Amici della Musica ", rievocherà la figura del Musicista illustrandone la vita e l'opera.

   Sarà aperta al pubblico una mostra di ricordi Manfrociani

Il concerto sarà  eseguito la sera del 18 nel teatro Sciarrone.

   La valorosa pianista Marcella Crudeli, il tenore Marcello Buoso e il soprano Rossana Pacchielle  saranno i

principali     interpreti.

   Verranno eseguiti i brani più significativi e arie tratte dalle opere maggiori del Manfroce: ALZIRA ED ECUBA.

Il Maestro Davide Summaria, che per anni ha svolto un  attento e paziente lavoro di ricerca, ha elaborato la revisione    dei testi.

Gli obiettivi dell'Iniziativa sono; Commemorare e ricordare l'illustre musicista Palese; presentare la figura del genio    musicale N. A. Manfroce nel mondo dello spettacolo alla critica, al fine divulgare le sue opere; sensibilizzare il Ivasto     pubblico degli appassionati, e degli intenditori.

 

Note biografiche e produzione musicale del Manfroce.

 

Nacque a Palmi (RC) il 20 febbraio 1791 ove restò fino all'età di 13 anni, studiando musica sotto la guida del padre    Domenico e del Maestro Antonio Ionata, il suo talento di artista emerse a 12 anni, dopo aver composto una Messa che suscitò la stima e la benevolenza dei mecenati che lo aiutarono, consentendogli di studiare presso il Conservatorio di Musica  di   Napoli.

   Nella città partenopea visse dal 1804 al 9 luglio 1813, data della sua morte. Raggiunse grande notorietà in giovanissima età le cronache del tempo unanimemente riconobbero l’importanza delle sue composizioni musicali e le  sue notevoli dimensioni di musicista.

   A 18 anni debuttò al teatro S. Carlo di Napoli con la cantata <<La nascita di Alcide>> in onore di Napoleone.

   Il 10 ottobre 1810 fu rappresentata, con grande successo, l'opera Alzira, al teatro Valle di Roma, dove l’Autore si trovava per approfondire gli studi con Nicolò Zingarelli.

   Il 13 dicembre 1812, quando il musicista era già ammalato, fu rappresentata l'Ecuba, tragedia in tre atti, presso il   teatro S. Carlo di Napoli.

   Le altre opere e le composizioni lasciate dal Manfroce sono: variazioni per pianoforte flauto e per violino, musica strumentale e da camera, musica sacra.

I giudizi dei critici sulla produzione musicale del Manfroce sono sempre stati altamente positivi. Il Florido suo primo     storico, così è espresso.<<  sembrava Egli destinato a produrre nella musica quella rivoluzione che ora ammiriamo. E  le sole due opere teatrali che giunse a comporre, dimostrano chiaramente a qual punto sarebbe arrivato se non fosse    venuta meno la sua vita prima di giungere all'anno vigesimo terzo di sua età >>. Il Professore Ferraro ci ha detto in anticipo:

<< Le odierne manifestazioni serviranno a riproporre ai grandi teatri l'opera del musicista palmese, cosi come avveniva   nei primi dell’800. allorquando le opere di Manfroce venivano rappresentate nei maggiori teatri itallani ,>>

E' stato necessario il bisogno della coincidenza della data di nascita per rievocare il Maestro Nicola Antonio Manfroce?    

Non è stato piuttosto necessario il bisogno di approfondire i valori culturali?

Questo bisogno ha stimolato il pensiero dei componenti palmesi dell'Associazione << Amici della Musica – N. A. Manfroce >> realizzando­ la manifestazione commemorativa.

Noi tutti dobbiamo ringraziarli perchè siamo certi che, grazie a loro, sarà soddisfatto il nostro desiderio di valori      universali che l'arte della musica comporta, attraverso le opere di Manfroce. A giorni la conferma, i mezzi odierni di   comunicazione non sono quelli di 200 anni fa. Il livello culturale del pubblico e l’amore alla conoscenza sono elementi     che giocano a favore del musicista.

E Nicola Antonio Manfroce, an­che se la sua vita fu cosi effimera, resterà immortale quale grande genio musicale e    apparterrà, come tale, alla cultura universale.

 

                                                                                                      

 

il GRUPPO  - mensile d’informazione – Scolastico – Letterario – Artistico – Culturale –

Fondato da Giuseppe Legnetti Micera -  

n°38 / 31 gennaio 1978 - Reggio Calabria

 

 

 

 

 

 

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